
Quando io vado in un ambulatorio pediatrico, ho sempre pensato con orgoglio che qualcuno dei bambini che vedo avrebbe potuto non essere lì se non si fosse vaccinato contro, che so, la meningite o simili.
L'orgoglio di contribuire ad aver salvato una vita.
Adesso devo constatare che invece, per questa azienda, il valore dei vaccini e dell'informazione scientifica ad essi pertinente è assai "tangibile" e guidato dalle stesse logiche commerciali dei prosciutti o delle automobili.
D'ora in avanti ci saranno meno pediatri che potranno dialogare, a volte anche animatamente, sull'opportunità di consigliare un vaccino. Magari saranno meno convinti, penseranno che le aziende cercano solo il profitto e saranno tentati di pensare: "massì, ma tutti questi vaccini hanno fatto comodo solo a chi li produce...." ritornando a fare considerazioni che in anni di lavoro abbiamo contribuito a scalfire...
Credevo di essere importante per la comunità in cui vivo e lavoro, credevo che i produttori di vaccini dovessero guardare al di là della profittabilità; credevo che avessimo una mission, ma evidentemente mi sono sbagliato: anche per chi rimarrà in questa azienda, il colpo sarà durissimo: abbiamo scoperto che vendere vaccini, prosciutti o automobili è la stessa cosa.
Volunteer
purtroppo è vero ciò che hai detto caro collega...vendere vaccini,farmaci,biscotti ed auto è diventata la stessa cosa! perchè lo vogliono le stesse aziende, perchè non si punta più sul valore umano dei collaboratori scientifici, ma solo sul profitto: "tutto e subito!" senza pensare al medio e lungo termine.tutto ciò è vergognoso e devastante:
RispondiEliminanon ci sono parole adeguate per esprimere tutto il disappunto per questa vicenda,per le passate, e purtroppo per le future...
La parola c'è!Eccome! Chiamasi: algoritmo.
RispondiEliminacarissimo collega hai proprio ragione ho la nausea di tutti questi ''capi'' senza scrupoli
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