mercoledì 24 febbraio 2010

La Nazione

Novartis: "Pronti a nuovi investimenti"

L’azienda farmaceutica conferma il piano per gli stabilimenti di Siena e Rosia


Siena
, 18 febbraio 2010 - I sindacati contro Novartis. Uno scontro avviatosi dopo la messa in mobilità di 24 dipendenti del comparto commerciale della grande azienda di vaccini a cui ora si aggiugono le preoccupazioni del sindacato per il mantenimento dell’attuale livello occupazionale. E così, a tentare di far da paciere, ci provano le istituzioni con in prima fila l’amministrazione provinciale che ieri mattina ha organizzato un tavolo istituzionale, su richiesta delle stesse organizzazioni sindacali, per un confronto con l’azienda Novartis.

Invitati al confronto i rappresentanti dei Comuni di Siena e Sovicille, Confindustria, le organizzazioni sindacali, la Rsu di Novartis, i dirigenti dell’azienda farmaceutica e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Una presenza importante quest’ultima a sottolineare il rilievo di un’azienda che rappresenta un asset significativo anche oltre il confine provinciale. I vertici di Novartis hanno illustrato l’evoluzione del trend occupazionale degli ultimi anni e si sono dichiarati pronti a continuare negli investimenti sui siti di Siena e Rosia. "Siamo passati da 1080 a 1471 dipendenti a tempo indeterminato — ha detto Gianluca Magnani, responsabile personale Novartis — con 2300 persone in tutto che lavorano per noi. Oltre ai 400 milioni già investiti nei due stabilimenti di Siena e Rosia, ci sono tutta una serie di investimenti in fase di discussione che potrebbero avere ulteriori ricadute positive per Siena e provincia. Alcune preoccupazioni dei sindacati sono eccessive: ad esempio posso assicurare che continueremo ad avere la produzione della vaccinazione stagionale".

Non sembra proprio dello stesso avviso il segretario della Cgil senese Claudio Vigni: "La parte positiva dell’incontro è stato quella dell’appoggio delle istituzioni locali e della Regione che ci hanno dato una disponibilità importante. Meno positiva la parte riguardante la Novartis: l’azienda non è in grado di dire quali saranno gli investimenti oltre il 2010. C’è una visione a breve termine che ci tiene in allerta, chiediamo delle risposte precise. Ad esempio sulle assunzioni fatte per il pandemico: 400 persone con contratti a termine che se non saranno rinnovati andranno a creare un’eccedenza difficile da ricollocare. Ci hanno assicurato che fino al 2012 non verrà spostata la produzione del vaccino anti-influenzale ma un suo possibile trasferimento all’estero può portare ulteriori effetti negativi. L’azienda ha poi ribadito che per i dipendenti fissi non c’è problema, ma per gli altri 800 lavoratori?".

A fargli eco Gian Luca Fè della Cisl: "Abbiamo sollevato delle nostre perplessità, a partire dalle prospettive per i prossimi due, tre anni che appaiono abbastanza nebulose. Loro stanno portando avanti lo sviluppo di alcuni prodotti di qualità, come il vaccino contro la meningite, che però non saranno pronti fino al 2012: fino a quella data ci sono dubbi sul rinnovo dei contratti a tempo determinato e sul consolidamento del livello occupazionale. A preoccupare anche la mobilità di questi 24 lavoratori: innanzittuo per il loro destino personale ma anche per quello del comparto commerciale dell’azienda che riteniamo di cruciale importanza". Le istituzioni, da par loro, hanno sottolineato la necessità di elevare la qualità delle relazioni tra l’azienda e i sindacati ed hanno ribadito la ferma volontà di continuare a monitorare la situazione per quanto riguarda la tenuta dei livelli occupazionali e le traiettorie di sviluppo della multinazionale.

1 commento:

  1. Gli investimenti sono solo sulla carta. Quest'anno ci saranno 17 milioni, buoni solo per la manutenzione ordinaria. Il disimpegno è sempre più evidente.

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