giovedì 21 gennaio 2010

Quale strategia aziendale?

Riporto così come è arrivato un illuminante commento contenente considerazioni sulle sulle strategie aziendali... Speriamo lo leggano anche i "grandi manager" strapagati che prendono queste brillanti decisioni! Un grazie all'anonimo che lo ha postato.

Scrivo per chiarire perchè la riduzione da 27 a 7 ISF (informatori scientifici del farmaco) è pericolasa per l'azienda stessa.
Una rete commerciale esterna di 27 persone è certamente inadeguata per fare visita in modo produttivo ai Medici di Base ma ben dosata per svolgere un lavoro capillare e costante presso le Asl. Con questa attività si intende fare visita a medici dei servizi di Igiene e Sanità Pubblica, Assistenti Sanitarie, Provveditorati, distretti e farmacisti ospedalieri.
E' vero che negli ultimi anni si è passati da tante gare per singola Asl ad una unica gara regionale, ma è un grave errore ritenere che anche il numero dei decisori si sia ridotto così drasticamente. I capitolati di gara regionale sono il frutto di decisioni prese da un "gruppo di lavoro" composto dai referenti delle singole Asl i quali, a loro volta, ricevono input ed indicazioni dagli altri medici dei distretti, dalle assistenti ecc. Si tratta quindi di un flusso decisionale influenzato da tantissime persone, che risulta nella formulazione di una singola specifica qualitativa e quantitativa.
E' da sprovveduti ritenere, come vogliono fare credere, che "in regione" esista un unico dittatore che decide il tipo di vaccini da acquistare infischiandone dei pareri dei colleghi!!
Ridurre a 7 il numero degli informatorri attivi sul territorio nazionale significa uscire irrimediabilmente da questo flusso decisionale perchè non permette di lavorare bene nelle Asl.
Questo può essere fatto in caso di monopolio di prodotto ma è devastante ed autolesivo quando si ha a che fare con una concorrenza agguerrita che lavora bene su tutto il territorio.
Una rete così strutturata è numericamente gravemente insufficiente, l'attività e la frequenza dei contatti sarebbe troppo rarefatta e superficiale e le altre aziende approfitterebbero sicuramente dello spazio lasciato a tutto discapito dei nostri stessi prodotti. E se un prodotto non si vende o si vende male, che necessità c'è di mantenerne la produzione?....

anonimo

2 commenti:

  1. Chiunque tu sia, anonimo, sei
    straordinariamente nella ragione: una ragione figlia della conoscenza. E chi è responsabile di questa mattanza non ha il dono e il desiderio nè della conoscenza nè conseguentemente quello della ragione. Occorre migliorare la redditività e il modo più rapido è questo: fa niente se tra 6 mesi ci sarà una contrazione del fatturato e la credibilità dell'azienda è tutta da ricostruire. Intanto l'obiettivo da qui 5 mesi viene centrato. Tra 6 mesi se ne riparla e, nel caso, si riassume qualcuno senza che nessuno dei piani alti sia costretto a fare ammenda.
    Anonimo: chiunque tu sia, sei qualcuno non disposto nè a piegarti nè a spezzarti, perchè ciò che più conta è la dignità...anche nella sconfitta per un lungo amore malriposto.

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  2. Caro Anonimo e cari tutti,
    costoro pensano che noi si sia solo qualcuno;
    ma si dimenticano che ognuno di noi è sicuramente il MONDO per qualcuno. Ed è per questo che tutti uniti,non come semplici numeri anonimi non declinabili nè coniugabili, si vince.

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