venerdì 29 gennaio 2010

Responsabilità sociale...

"Valori Novartis":
- rispetto del lavoro e del lavoratore
- importanza sociale del benessere delle famiglie
- tutela del posto di lavoro in quanto strumento di dignità della persona...

Tutte belle parole smentite dai fatti. Un'azienda che crede veramente in questi "valori", li applica. 184.000.000 di euro permettono di programmare una eventuale riduzione degli esuberi (peraltro inesistenti) con un programma di impatto sociale minimo. Tempo 3 o 4 anni e la gran parte di questi ISF avrebbero potuto "scivolare" verso la pensione, non solo senza spargimento di sangue alcuno ma addirittura ringraziando l'azienda. Ma sarebbe segno di debolezza. I manager non devono avere pietà o sentimenti. Via, si usa la scure pur di salvaguardare il profitto dell'azionista dell'Oklahoma o del Canton Ticino.

11 commenti:

  1. Via via: dai! Lo sai benissimo che qualche freccia (e che frecce!!!!!) l'abbiamo ancora. Ai numeri..risponderemo coi numeri: ma di altro genere e in altra sede, perchè anche il più puro dei puri, prima o poi, troverà uno più puro di lui che lo epurerà.
    Le luci si sono accese: non lo avremmo mai voluto fare, ma adesso, come da copione, lo spettacolo va in scena.

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  2. Grazie Serena Dandini, grazie Dario Vergassola ,24 grazie, 1200 grazie.............lo spettacolo sta per cominciare

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  3. Grazie Serena & Dario. Solidarietà ai CIGSati di Biomedica Foscana, ai colleghi Merck e a tutti gli epurati e epurandi.

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  4. La registrazione della puntata di ieri sera, con il brano sulla mobilità dei lavoratori Novartis, è disponibile sul sito della Rai. Qualcuno che sa come fare la potrebbe inserire su YouTube per poi pubblicarla sul blog?

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  5. So bene che abbiamo ancora molte frecce al nostro arco. Non mi faccio certo prendere dallo sconforto. Credo, anzi, che qualcosa si stia muovendo a nostro favore. Ma mi piacerebbe sapere se gli yesmen e le yeswomen che ci stanno trattando così, hanno una famiglia, hanno dei figli e riescono a sostenere lo sguardo quando li guardano dopo quello che (ci) stanno facendo.

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  6. ACCORATA RACCOMANDAZIONE: conservate le carte, i files, tutto il materiale dei pc aziendali. Fate i back-up dei pc aziendali e conservate in archivio. Tarantini docet (scandalo sanità in Puglia).

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  7. cari carissimi colleghi sono con voi
    purtroppo ho paura come si dice in giro che questo è un 'progetto' dell'azienda e la falce passerà anche su altre linee e io faccio parte di un'altra linea ma dobbiamo affrontare le cose da combattenti euniti
    cari colleghi la solidarieta non si mangia ma io sono con voi

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  8. Sul sito www.informatori.it c'e' la puntata di ieri sera Parla con me Grazie Serena grazie Dario.

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  9. Salve , sono un ex dipendente di una ASL ligure ormai in pensione.
    Sono un utilizzatore del vaccino antinfluenzale Novartis a causa di alcuni problemi cardiovascolari.

    Quest’anno il medico mi aveva consigliato anche il Focetria , anche se la comunicazione che lo ha riguardato è stata a dir poco penosa oltre che contradditoria. Non l’ho fatto perché la suina è arrivata prima e se n’è andata in 12 ore senza terapia. Meglio così.

    In queste due ultime settimane sia su quotidiani nazionali sia su internet , ho seguito le polemiche relative ai presunti “inciuci” tra il ministero della salute e la multinazionale svizzera per il contratto nazionale di fornitura del vaccino antiinfluenza A, con i sostanziosi introiti e l’azzeramento di ogni rischio imprenditoriale per la Novartis.

    Già ero abbastanza disgustato per come certi personaggi che dovrebbero tutelare gli interessi nazionali hanno fatto questo regalo (con i nostri soldi!) a chi non ne aveva certo bisogno , ma non c’è proprio limite al peggio!
    Ho scoperto la vicenda dei licenziamenti dei 24 dipendenti .

    Mi immagino quanto debbano costare le attività di 24 persone nel profondo pozzo di San Patrizio della Novartis.

    E che nessuno , a livello istituzionale reagisca , lasciandosi magari “estorcere” una approvazione ad un’azione così “limitata” (certo la Fiat coinvolge molti più padri e madri di famiglia!), quindi meno “mediatica”.

    Qui è in gioco , secondo me , una questione di principio: chi può dire che vista la facilità con cui pensano di “portare a casa” una “riorganizzazione” così immotivata non facciano anche di peggio successivamente, avendo stabilito un precedente?

    Ieri sera ho seguito anche la trasmissione di Rai1 “TV7” in cui si parlava del contratto Novartis: tutto finisce a “tarallucci e vino” e neppure si fa un cenno alla sorte di questi che, evidentemente, sono considerati agnelli sacrificali.

    Troppe cose storte tutte insieme! Che dire ?.....

    Non sono un ingenuo che pensa che in Novartis ci siano solo persone che pensano al nostro bene in modo disinteressato , ma un conto è un sano principio di imprenditorialità e progettazione di un’attività economica ed un altro è il liberalismo di rapina che sembra affermarsi sempre più in questo mercato globale.

    Anzi, mi clogiolo nella speranza di leggere prima o poi su queste pagine qualche rivelazione illuminante. Che non ci sia in Novertis un dirigente che, in modo anonimo e preso da un rigurgito di dignità, non ci dica qualcuna di quelle cose che noi possiamo solo immaginare sulla base delle notizie di cronaca, ma che lui conosca e possa dimostrare dati alla mano?

    Sono a dir poco disgustato .

    E’ molto difficile resistere alla tentazione di boicottare i prodotti Novartis!!!!!!!!!!!!!!

    Ragazzi sono con voi e con le vostre famiglie : che il lupo crepi!

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  10. «La crisi economica sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro e questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori, governanti». «Mi associo pertanto all'appello della Conferenza Episcopale Italiana che ha incoraggiato a fare tutto il possibile per tutelare e far crescere l'occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie".
    Papa Benedetto XVI
    Dirigenti Novartis: cosa rispondete?

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  11. Sono Morra e non mi sono meravigliato nell’apprendere la notizia del licenziamento (eufemisticamente indicata come mobilità) di 24 lavoratori della Novartis, né tantomeno del modo in cui è stata partecipata la decisione ai diretti interessati, tramite una teleconferenza preannunciata da un sms urgente.
    Non entro, perché incompetente, nel merito delle motivazioni aziendali; mi congratulo, però, per l‘opportunistica adeguatezza ai moderni sistemi del rapportarsi con e tra le persone.
    Ormai sono al tramonto del mio calvario lavorativo…
    Ho vissuto, a partire dalla metà degli anni ’70, non pochi casi di difterite, meno di tetano, rari quelli di polio, uno solo di encefalite postvaccinica (vaccinazione antivaiolosa), mentre dilagavano le epidemie di influenza, morbillo, rosolia, epatiti virali, pertosse, parotite epidemica , pediculosi, scabbia, tifo, varicella.
    Oggi tra un free ed un altro, i traguardi della prevenzione sembrano inarrestabili.
    In quegli anni non ho visto i vertici aziendali, ma sono stato frequentato solamente dalla manovalanza, che oggi si vorrebbe rottamare, qualificata come Gigi, Michelangelo, Mimmo.
    Non è certo un demerito per l’odierna dirigenza apicale essere riuscita, in quattro e quattr’otto, a sbarazzarsi di uno “stile” costruito, con lunga e sofferta esperienza di vita, su valori umani e professionali.

    “………………….. ch’or mi diletta
    troppo di pianger più che di parlare”


    Giovanni

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