giovedì 28 gennaio 2010

Una dei 27...

Sono una dei 27 informatori, con una figlia di neppure quattro anni a carico..
Un fulmine a ciel sereno è stato l'annuncio del nostro licenziamento quasi totale, proprio nell'anno del boom di fatturato dovuto al vaccino pandemico, con la motivazione economica dei troppi costi!
La nostra azienda non ha soldi sufficienti per i nostri stipendi, proprio per i nostri.. ma ha appena assunto un capoarea nuovo, e moltissime persone in sede e con contratti a termine e no, e ha comprato un'altra azienda farmaceutica per ingrandirsi ancora, e ingrandito siti di produzione in giro per il mondo..
Possibile che le grandi aziende mandino via le persone dall'oggi al domani dicendo che proprio non ce la fanno, anche se crescono, prosperano, si ingrandiscono, investono, progettano..
Ci hanno detto che i soldi dell'H1N1 non erano previsti, non contano..ma nelle tasche pesano bene! o li daranno tutti in beneficenza?
E noi, quasi tutti in quella età che gira attorno ai 50 anni,quando il lavoro non te lo offre nessuno perché vogliono i ragazzi sotto i trent'anni?
Capirò poco di economia (mi occupo di vaccini!) ma tutto ciò è profondamente ingiusto.

4 commenti:

  1. Cara Collega ,
    come non condividere le tue parole ?
    E' assolutamente ingiusto quanto ci sta accadendo e crudele .
    C'è una totale mancanza di rispetto .
    Poi, ci dicono anche che la decisione è stata sofferta e chi ci crede , soprattutto quando te li vedi passare davanti ridendo ?
    Del resto , si parla di Risorse Umane e le risorse , si sa , sono cose non persone

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  2. Cara collega,
    onore al tuo gesto.
    Un abbraccio

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  3. Miei cari amici,esprimo la mia solidarietà a Voi perdenti e maltrattati.Ho cinquantanni,vivo questo tempo con estremo dolore,ogni giorno combatto con un nemico subdolo ed infido che si chiama depressione.Nel luglio del 2008 una multinazionale,la Comifar Distribuzione ha chiuso una filiale in Sicilia,a Messina/Tremestieri licenziando 26 persone con famiglia,con la scusa della scarsa redditività della filiale.Loro hanno fatto il loro mestiere,nel mio caso sarà il Giudice cui ho fatto ricorso per "mobbing",a stabilire la giustezza di una mobilità imposta ad un lavoratore,ma dei miei ex colleghi non ne ha parlato nessuno,nessuno è salito sui tetti,nessuno si è opposto.La colpa è dello Stato Italiano che consente il ricorso alla mobilità con facilità estrema,non colpendo duramente le Aziende che ricorrono aumentando le tasse in altre Regioni Italiane e colpendoli nei loro profitti.A tutti Voi un consiglio:andate dagli avvocati del lavoro,continuate a rivolgervi ai Giudici Del Lavoro,non Vi piegate mai,fatelo per Voi e i Vs.figli,mogli e mariti. Non fatevi prendere dal demone della depressione e costretti a prendere farmaci per continuare a vivere,paradossalmente aiutare i profitti dei Vs.
    stessi "carnefici".Auguri x tutti Voi,amici miei

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  4. Cara Collega,
    desidero esprimere a te e a tutti i Colleghi che si trovano nella tua stessa situazione,la mia più sentita solidarietà.Conosco bene cosa si prova,per averlo sperimentato sulla mia pelle di ISF dei vaccini, qualche tempo fa.Occorre tenere duro il più possibile, perchè posso garantire che a questo mondo esiste ancora una pur minima giustizia e vedrai che tra non molto tutti quei "grandi manager" acefali che hanno contribuito a creare questa situazione paradossale,non potranno più contare sull'unico neurone ancora funzionante perchè lo avranno "sacrificato" sull'altare dell'incompetenza e della stupidità.
    Un caloroso e fraterno abbraccio a tutti.

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